47. capitolo

Al mattino presto, Paolo ancora un pó insonnato rimane ancora per un pó attaccato al suo amore per coccolarlo,
quando ad un tratto, sente DoraMey che sta piangendo, lei si trova sul balcone e non si rende conto che in casa potrebbero sentirla. Paolo subito sveglio si veste e va a vedere cosa stá succedendo a sua suocera.

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Si avvicina con sorriso, l’abbraccia e con la sua voce tranquilla e dolce le dice....

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Paolo: Mamma, dai è tutto finito, non voglio piú vederti piangere.
DoraMey: Paolo, non sai quanto male mi ha fatto quel porco di mio marito.
Paolo: Lo so mamma e mi dispiace tantissimo.

Paolo: Ora peró voglio che ti prepari e ti fai bella che viene una visita per te e non è giusto che ti vede con dei occhi gonfi di pianto.
DoraMey: Chi viene?
Paolo: Antonio.

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DoraMey: Va bene, hai ragione Paolo. Grazie.

E cosi va in bagno a prepararsi e nel mentre si trova nella vasca da bagno gli viene di nuovo tutto in mente.....

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Antonio, perdonami, sono stata una stupida e tanto ingiusta con te, tu non meritavi questo tradimento, lo so dovresti odiarmi per il male che ti ho fatto, invece mi hai salvato la vita.

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Me lo ripeto sempre 1000 volte quanto sono stata cretina a credere che Paul veramente mi amava ancora, che era cambiato, che avrebbe cercato di dimenticare il passato....invece, il passato era sempre nella sua testa, mi odiava per quello che ho fatto, mi odiava perché gli ho portato via la sua amata bambina....ma la parola “perdono” non la conosce? Poteva anche perdonarmi e capire i miei motivi di quella azione, poteva dimenticare il passato, ero tornata da lui per stare con lui....perché tutto questo odio?

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Nel frattempo che Dora si rilassa e si prepara arriva Antonio....

Paolo: Ciao amicone, c’è l’abbiamo fatta!
Antonio: Si Paolo, siamo stati grandissimi.

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Paolo: Ascolta, Carry ed io ora usciamo che dobbiamo andare da una parte, cosi voi potete stare un pó da soli!
Antonio: Ma Paolo, guarda che non dovete andare via, state pure non disturbate mica.
Paolo: Naaaa, abbiamo un appuntamento.
Antonio: Ah ok, se è cosi, allora vi aspetto, a dopo.

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Antonio appena vede arrivare DoraMey pensa....
Amore mio, quanto sei bella e non sai, che il mio cuore ancora batte per te.
Antonio: Ciao DoraMey.
DoraMey: Ciao Antonio, che piacere che mi fá la tua visita.

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Paolo: Noi andiamo, ci vediamo piú tardi e fate i bravi hehe.
Carry: Ciao a dopo mamma, Antonio.
Antonio: Ciao Ragazzi
DoraMey: Venite presto!
Carry: Si si mamma.

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Rimasti soli.....

Antonio: Dora, come ti senti oggi, Paolo mi ha detto che il naso è rotto, ti fá molto male?
DoraMey: Si ma non è piú cosi grave.
Antonio: È il bambino, tutto okay? Quando nascerá?
DoraMey: Il bambino sta bene, il ginecologo ha fatto i controlli ed è tutto in ordine e dovrebbe nascere fra circa 3 mesi.

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Antonio: Dora, spiegami, perché è successo tutto questo? Solo se vuoi parlarmene.
DoraMey: Oh Antonio, è lunga la storia, te la racconteró un giorno, l’unica cosa che ti dico è che non faró mai piú uno sbaglio del genere. Ho sofferto troppo ed ho avuto molta paura per la mia vita, ancora non posso credere che sono in salvo e che lui non mi toccherá mai piú.

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Antonio: Non uscirá mai piú dal carcere, sto aspettando notizie di Bruce che mi fará sapere qualche notizia, Paul è sotto osservazione da Bruce personalmente.
DoraMey: Non uscirá piú, vero Antonio? Dimmelo !

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Antonio: Dora, calmati, ti prego, sono sicuro che non uscirá, anzi potrebbe anche essere che verrá condannato a morte, non so come sono le leggi in Brasile, se era qui in Texas ora avrebbe la condanna sicura sulla sedia elettrica.
DoraMey: Meriterebbe questo, non voglio mai piú vederlo per il resto della mia vita.
Antonio: (Lo spero. Dora io ti amo ancora cosi tanto.) Infatti, meriterebbe anche di peggio, di essere trattato nello stesso modo che ha trattato te.
DoraMey: Antonio, riesci a perdonarmi?
Antonio: Dora, io ti ho giá perdonata da tanto tempo.
DoraMey: Grazie, lo so, sono stata una stupida.
Antonio: Non è stata colpa tua!

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Arrivano Carry e Paolo.....

Antonio: Ah eccoli che sono di ritorno.

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Carry: Mamma, Antonio, siamo stati dal medico, SONO INCINTA!
DoraMey: Oh Carry, che bella notizia tesoro mio.
Paolo: Sono stracontento è da tanto che lo desideravo un bambino.
DoraMey: Fatti abbracciare tesoro, sono felicissima, ora divento pure nonna.

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Carry: Eh si mamma.
DoraMey: Auguri Paolo, sono troppo felice.
Paolo: Grazie mamma anche io, non riesco ancora a crederci.
Antonio: Bravi ragazzi, auguri.

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Paolo: Oggi si beve, alla nostra salute e alle cose belle della vita

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Paolo: e che l’amore governa per sempre in questa casa....Salute!

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Paolo: Dai mamma, un piccolo, ma piccolo sorsettino te lo permetto.
DoraMey: Grazie Paolo, non dovrei peró.
Paolo: Piccolo piccolo.

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Dopo il brindisi, Carry prepara un sandwich e mentre Dora non è presente Antonio si avvicina a Paolo per fargli una domanda....

Antonio: Paolo, che faccio? Io l’amo e ho il desiderio di vivere con lei, di essere un padre per suo figlio di accudirla e di proteggerla non voglio piú lasciarla sola, come faccio a dirglielo?
Paolo: Anto, vacci piano, devi capire che è ancora molto fragile, non correre, vedrai che tornerá da te, ma lasciale il tempo, la sua ferita è troppo fresca ancora.
Antonio: Va bene, aspetteró allora.

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Carry: Si Antonio, devi aspettare, se vuoi riconquistarla, perché per ora è molto sensibile e debole.
Antonio: Okay, Carry....Paolo....siete dei ragazzi speciali, vi voglio molto bene
Carry: Anche noi ti vogliamo bene, ma ora sedetevi che è pronto. Mammaaaa vieni a tavola.
DoraMey: Arrivo.

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Paolo dopo pranzo peró deve presentarsi in ditta.....

Paolo: Devo andare ci vediamo piú tardi ciao a tutti.
Carry: Ciao amore buon lavoro.
Antonio: Ciao Paolo
DoraMey: Ciao Paolo a stasera.

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Kevin con l’aiuto di suo padre John, è riuscito a ritornare a Porto Alegre

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ma non riesce a trovare Tanja e non sa come fare

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John ha voluto accompagnarlo come sostegno morale e cosi ha preso 2 camere nell’albergo, Kevin è nervoso e va sempre sulla spiaggia con la speranza di rivederla, ma nello stesso tempo ha anche paura di non rivederla mai piú.
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Ma è lui....KEVIN.... non aveva detto quella sera che doveva partire?

Eccomi di nuovo qui, dopo una settimana ho avuto finalmente il permesso dal posto di lavoro e la possibilitá di poter venire, grazie a John, se non era per lui non avrei avuto subito i soldi e il permesso di poter fare questo viaggio. Ma lei dov’è, perché non riesco a trovarla, non so neanche il suo cognome, se sapevo mi sarei rivolto al comune di Porto Alegre, mannaggia che faccio, perché non viene alla spiaggia come faceva sempre, perché?

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Sicuramente mi cercava nel bordello e avrá visto che è chiuso e sará venuto al mare con la speranza di vedermi? Sará veramente qui per me? No, non ci credo non credo che lui vorrá aver a che fare con una prostituta, ormai per un uomo come lui io sono una merda, uno schifo che potrebbe portare delle malattie o altro, non penso che è qui per me. Ma io sono ugualmente felice di rivederlo, ora lo saluto, non mi ha ancora sentito arrivare, poverino, chissá cosa stará pensando?


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Ho paura, forse lo disturbo, forse non mi riconosce neanche piú, forse mi ha giá dimenticata, oddio che faccio?


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Spero solo che non sia andata via da qui e che non le è successo qualcosa, John oggi è andato nella capitale per chiedere informazioni sulle attivitá di Paul e poi doveva vedersi con il tenente , chissá forse è riuscito a scoprire l’identitá di Tanja, e forse potró avere notizie su di lei dove si trova per il momento, Speriamo!

Tanja: Ciao Kevin.
Ma......è ....LEI!!!!!


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Kevin: TANJA; TANJAAAA, ma dove ti sei cacciata, e tutto il giorno che ti aspetto!
Tanja: A me? Ma tu sai che vengo solo di notte qui.
Kevin: Si, ma speravo di vederti spuntar qui, dopo che il bordello è stato chiuso.


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Tanja: Kevin, sei .....sei venuto solamente per me?
Kevin: Si, solo per te, non avrei altro motivo se no.
Tanja: Ma io sono sempre qui, abito qui vicino, di fronte la casa di Paul, non lo sapevi?
Kevin: No Tanja, non me l’hai detto, sei scappata via quella sera senza ascoltare le mie domande.
Tanja: Scusami, non sapevo che t’interessava, Io vivo con il mio papá da un paio di mesi in questo paese di merda, e ora abbiamo perso entrambi il nostro lavoro e forse dobbiamo ritornare in Germania.


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Kevin: Tuo papá? Tu vivi con tuo padre? In Germania, a fare che?
Tanja: Si,veniamo dalla Germania , io sono tedesca e voglio tornarmene nella mia cittá nativa, Monaco che é cosi bella.
Kevin: Tanja, è la tua mamma dove sta?


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Tanja: Mamma non c’è piú, si trova lassú e mi guarda e si vergogna per quello che ho fatto. Lei mi manca tantissimo, se lei era ancora viva, sono sicura che mio padre non mi avrebbe mai portata in quest’orribile posto.
Kevin: Cosa le è successo?
Tanja: Mamma ha avuto un brutto incidente, un pirata della strada che era ubriaco e pieno di droga gli è andata a dosso frontale con la sua auto, per mia madre non c’era piú niente da fare e mi ha lasciata da sola con mio padre.
Kevin: Mi dispiace piccola, tuo papá cosa fá nella vita?
Tanja: IL PORCO! Per colpa sua sono andata a finire a lavorare nel bordello di Paul, per colpa sua ho passato dei mesi da inferno e per colpa sua ora torniamo a casa perché lui non ha piú soldi.
Kevin: Cosa fá ora?
Tanja: Ora? Non fá un bel niente, sta sempre incollato a quella strega , la sua amante che è una porca come lui che gli fá spendere tutti i soldi che lui aveva risparmiato da mesi.
Tanja: Uffa Kevin non ho piú voglia di parlare di lui, ormai non si salva piú è perso, ha perso la testa per quella. Piuttosto, perché non mi racconti qualcosa di te!? Cosa fai di bello, dove vivi ecc....


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Kevin: Non c’è tanto da raccontare, ho quasi 25 anni e dopo gli studi sono andato a vivere a casa dei miei genitori, ho una bambina di 2 anni e sono un padre single vengo dal Texas - San Antonio.
Tanja: Come, non sei sposato e hai una bambina? È la mamma dove si trova?


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Kevin: La mamma ha preferito un altro uomo, non sapeva cosa farsene di me e di sua figlia.
Tanja: Incredibile, povera bambina.


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Tanja: È ora dove sta la tua bambina?
Kevin: A casa con i miei.
Tanja: Ah, è come si chiama?
Kevin: Pamela.
Tanja: Pamela, che bel nome.


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Kevin: Tanja, vuoi venire via con me, ti porto a....
Tanja: Dove mi porti?
Kevin: A casa, qui non stai bene e....
Tanja: E ?
Kevin: E.....
Tanja: Dillo dai!
Kevin: E.....mi sono innamorato di te, Tanja.

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Tanja: Kevin, Kevin, anche io, dal primo momento che ti ho visto,

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La sera stessa Kevin e Tanja escono per andare a divertirsi e mangiare qualcosa insieme e dopodiché tornando a casa lei desidera di stare ancora un pó insieme a lui, tanto a casa non c’è nessuno che l’aspetta.....

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Tanja: Grazie Kevin, è stata veramente la piú bella serata della mia vita, non mi sono mai divertita cosi tanto, anche se devo dirti la veritá, questa cittá mi è cosi odiosa, ma con te vicino mi sono sentita come sulle nuvole.
Kevin: Neanche a me piace qui, c’è tanta gente brutta e cattiva in giro, Tanja, ti chiedo un’altra volta, vuoi venire via con me, chiederó il permesso a tuo padre, ma non voglio che stai qui, ho paura, questo posto non fá per te.

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Tanja: Non so se posso venire, sono ancora minorenne per 3 mesi e mio padre non penso che mi dia il permesso .
Kevin: Vedremo! Fra 3 mesi sarai maggiorenne!

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Dopo questa bella serata passata insieme, Tanja prima di tornare a casa vuole farsi il suo solito bagno notturno e pensa

Mi ama....Kevin mi ama e vuole portarmi con se. Chissá se mio padre dá il consenso? Lo spero cosi tanto!

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Dove si sará cacciata tutta la notte, devo cercare di fermarla un pó a sta ragazzina, prima che mi scappa via con chissá chi.

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Da quando sono state chiuse le attivitá di Paul, non so piú dove sbattere la testa.

Qui non si trova un cazzo di lavoro, merda, come faccio a pagare le spese e mantenere me e Tanja, non posso mica vivere sulle spalle di MaryLou,

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faremo la fine dei pezzenti, devo assolutamente trovare un lavoro se no saremo costretti a tornarcene in Germania, anche se non mi va proprio.

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I pensieri di Jan vengono interrotti dallo squillo del telefono......

Jan: Si?
MaryLou: Tutto sbloccato , oleeee.
Jan: cosa?
MaryLou: Jan, puoi continuare a lavorare nel negozio! Tu continuerai a gestire il negozio e io andrò a fare il mio dovere al Petitesuite.
Jan: Ma è fantastico, Mary mi hai salvato, possiamo rimanere qui, ma come hai fatto?
MaryLou: Ho portato tutta la documentazione della contabilitá di Paul al giudice che si è messo in contatto con la guardia di finanza e hanno verificato che è tutto in ordine che non c’é niente di sporco nel guadagno di Paul, Paul ha sempre pagato regolarmente tutte le tasse. Ma non è fantastico?
Jan: Benissimo! Allora mettiamoci subito al lavoro.
MaryLou: Certo, ah Jan stasera mi mandi per favore anche Tanja al Petit, che da sola non riesco mica.
Jan: Ma si, certo mi cara, dovrá pure lei rimettersi a lavorare, peró ti avviso che appena trova qualche posto da apprendista la tiro fuori dal Petit , okay?
MaryLou: Va bene, ciao tesoro mio.
Jan: Ciao amore a piú tardi e buon inizio.

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Contentissimo appena scatta mezzogiorno Jan ritorna al suo vecchio posto di lavoro

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e riapre finalmente la porta e chiamando tutto il suo personale..... pensa.....
Finalmente, ora sì che posso dire di essere un uomo fortunato.

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Quello che Jan peró non sa è che la polizia gli sta alle costole perché Kevin e John sono andati a spargere denuncia....

La notte stessa, padre e figlia tornano dal lavoro, arrivano delle visite inaspettate. John, Kevin che vengono accompagnati dal ten. McQuire ed un suo collega.

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Kevin per prima bussa alla porta.....

Jan: Avanti
Kevin: Buonasera sign. Blomberg.

Tanja sente la voce di Kevin e il suo cuoricino innamorato fa un salto di gioia....

Jan: Buonasera, ma lei chi è?
Kevin: Mi chiamo Kevin e sono venuto per chiedere se lei e consapevole di aver portato sulla mal strada sua figlia minorenne di nome Tanja?
Jan: Ma chi cazzo è lei? Fuori da casa mia!
Tanja: KEVIN, ma che stai dicendo chi sono queste persone?

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Jan: FUORI HO DETTO!
Bruce: sign. Blomberg, si calmi!
Jan: È lei che ci fá qui?
Collega di Bruce: Sign. Blomberg, lei è in arresto per aver fatto lavorare la sua bambina al Petitsuite.
Bruce: La prego di seguirci.
Jan: Ma cosa c’è di male?
Kevin: Sign. Blomberg, sua figlia, anche se per poco, è ancora minorenne e lei forse questo si è dimenticato?
Tanja: KEVIN NOOO, perché???? Perché l’hai fatto? Non dovevi! Ora che faccio, come faccio ad andare avanti da sola?

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Jan: Tanja, non ti preoccupare, sará un equivoco, qualche brutto scherzo.
Tanja: Papáaaa, Kevin dove lo portano?

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Jan: Stai calma Tanja, usciró presto.
Tanja: Noooo, non potete portarmelo via.

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Bruce: Si calmi signorina, suo padre è in buone mani e per lei ci occuperemo, non deve preoccuparsi, domani mattina verrá l’assistenza che si prenderá cura di lei.

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Tanja: Kevin, perché l’hai fatto?
John: Sono stato io! Kevin non c’entra niente, sono stato io a prendermi informazioni su di te.
Tanja: È perché l’ha fatto, chi è lei?
Kevin: Tanja, amore mio ti prego, stai calma.
John: Lo fatto perché lei è minorenne e perché non sopporto la gente che fá del male ai bambini.
Tanja: Ma io non sono piú una bambina.
John: Non centra, anche se stai per compiere 18 anni NON è un lavoro per la futura moglie di mio figlio.
Tanja: COSAAAA???? Lui è tuo padre?????
Kevin: Sì Tanja!

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Tanja: OHHH Kevin, allora voi mi avete salvato da quest’incubo da questa vita di merda, non so proprio come ringraziarvi.
John: NON devi ringraziarti, devi solo fare felice mio figlio.
Kevin: Tanja, io ti amo veramente, tantissimo!
Tanja: Kevin, Kevin, ti amo.
Kevin: Ti prometto che il tuo papá uscirá presto, non devi preoccuparti amore mio, io saró per sempre vicino a te, ti proteggo per sempre con le mie braccia e con il mio cuore da ogni male.
Tanja: Grazie Kevin, grazie signore.

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divisore (27)

fine capitolo 47...continua