Indice dei Capitoli

20. Capitolo


Dopo questo brutto inconveniente da parte di John alla festa di Pasquale, Josef chiamó la polizia e cosi John fu portato via in manette, sembró un pazzo furioso scatenato. Josef voleva evitare che John facesse altri danni e cosi venne messo al sicuro. John si trovó in prigione sotto osservazione, ma con tutte le conoscenze che avette, ci rimase ben poco.




Intanto arrivó il giorno della nascita di mio figlio Chris, 2 giorni dopo il matrimonio di Pasquale, vennero Josef e Jennifer a farmi visita e parlammo dell’ accaduto,




ad un tratto però sentì arrivare una di quelle doglie fortissime e andai nella camera da letto, non desideravo assolutamente che tutti vedevano questo spettacolo.







ma dopo neanche 15 minuti e forti dolori, nacque finalmente il mio piccolo Chris il MIO bel maschietto.




Chiamai subito mia madre




dopodiché seguirono anche gli altri per vedere il mio bambino.




Mio padre non vi dico, fu troppo felice e pieno d’orgoglio, finalmente diventó nonno. Lo desiderava da tanto, lui ama molto i bambini, purtroppo per motivi di salute mia mamma riuscì a mettere al mondo solo me.




poi rimase in camera a coccolarsi il suo nipotino e Josef mi prese tra le braccia e mi diede un bacio appassionato, cosi grande fu la gioia di Josef.




Purtroppo il giorno dopo ricevetti gia una chiamata da John,




con la sua prepotenza mi ordinò di andare da lui in carcere a fargli vedere il bambino, ma io non avetti nessuna intenzione di fargli vedere MIO figlio. Dopo la chiamata di John mi chiesi da chi poteva sapere la nascita Chris, ma ci arrivai subito, siccome Frank gironzolava sempre davanti casa dei miei, buttava giù il bidone e rubava il nostro giornale, era chiaro che la notizia arrivó agli orecchi di John.




Trixi la strega, lo stesso giorno arrivó a minacciarmi e ordinarmi di andare da John e fargli vedere il bambino e mi disse con voce arrogante:




Trixi: Vai da John che vuole vedere suo figlio!
Carolyn: Ma siete impazziti? Non ci penso neanche!




Frank: Tu devi! Lui te lo ordina!
Trixi: Sei obbligata a fargli vedere il suo bambino!
Carolyn: NO! Nessuno mi obbliga niente sono una persona libera di decidere cosa fare e dove andare e non di certo lo porteró li dentro, e se non sparite immediatamente da qui chiamo le forze dell’ ordine!
Frank: Stai attenta che appena esce John te la fará pagare e lascia stare Trixi.




Carolyn: FUORI!!!




Per il nervoso mi scesero le lacrime di rabbia e non avevo nessun’intenzione di portare un neonato in una struttura come il carcere, calmandomi entrai in casa e lo raccontó a mia madre e lei mi disse di non preoccuparmi che il papá aveva giá avvisato la polizia che se John dovesse venire a molestarmi sarebbe stato denunciato subito di nuovo e cosi mi calmai per un pó.




Naomi: Tu non andrai in carcere anche se é suo figlio, questo bambino appartiene a te.
Carolyn: Non ci penso neanche, lo odio cosi tanto che prego ogni giorno che ci crepa li dentro.

....ma Carolyn lo odió veramente????.......




Trixi corse subito da John per raccontargli il comportamento di Carolyn






sparlando di tutti e gli disse che Carolyn non avette nessuna intenzione di portare il bambino da lui.




John iniziò a telefonare in giro e trovó finalmente un Avvocato.




L’Avvocato Butterfield, un uomo bruttissimo, ma con un aspetto d’essere un avvocato di quelli capaci, sembró molto bravo nel suo lavoro.




John gli raccontó tutta la storia che successe in casa Sorrentino e l`Avvocato gli promise che fra non molto sará di nuovo un uomo libero.





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Durante l`assenza di John, Trixi prese in mano il comando nel Night Club e si divertì alla grande



ordinando a Jennifer di andarla ad aiutare perché lei da sola non riuscì a soddisfare tutta la clientela e le disse:



Trixi: Devi cercare di accontentare tutti i clienti avidi, hai capito? Ordine di John!
Jennifer: Ma tu sei pazza Trixi io NON devo piú stare ai ordini vostri, sono una persona libera!
Trixi: Eh cara mia, tu DEVI!! Vuoi che John si arrabbia? Appena uscirá poi te la fará pagare, é questo che vuoi?

E cosi per paura delle conseguenze Jennifer continuó a soddisfare le esigenze dei clienti sotto la sottomissione di Trixi



Trixi: Cosi va bene, non é che poi sia cosi male questo lavoro, dai.
Jennifer:
Mi fate schifo tu e lui pure, siete delle bestie, e John mi deve lasciare in pace, Francesco lo uccide se non la smette di molestarmi e ferirmi.



Trixi: HAHAHA, che vuoi che gli faccia il tuo caro Francesco non lo vedi che é un debole. HAHAHA
Trixi fu bravissima nella gestione, il club andó bene e la clientela aumentò di giorno in giorno. Jennifer e anche Tini dovettero lavorare duramente per portare l’incasso ad alta quota, non sembró piú un Night Club ma di piú un bordello e John fu piú che contento.



Francesco all’oscuro di tutto ció non venne a sapere quello che la sua fidanzata fece di notte ed era sempre piú convinto



di sposarla al piú presto, il suo amore fu enorme per Jennifer ma lei ebbe paura.



Kevin si affezzionó tantissimo a Francesco



anche perché appena lo vide arrivare a Francesco gli corse subito incontro per farsi prendere in braccio e ricevere tante coccole



Ma Jennifer fu sempre molto triste quando Francesco dovette andare via per lavoro.



si sentì sola



e abbandonata.



Per fortuna però, quando Francesco mancó per un paio di giorni, passó sempre Don Pasquale a tirarle sú il morale.



Quasi ogni mattina chiamó il guardiacarcere comunicando a Jennifer che il detenuto John Caspar desiderava di vedere suo figlio Kevin, Jenny peró avette paura di andare con Kevin in prigione, gli disse con tanta arroganza , che non é giusto portare un piccolo bambino e di dire al signor Caspar che potrá vedere il bambino quando sará di nuovo un uomo libero.



Pasquale fu sempre gentile con lei, e sapendo che Jennifer ormai apparteneva a Francesco non si permettò mai piú di sfiorarla con un dito.



Lui passó solo per sapere notizie di Jenny e Kevin e quando sarebbe arrivato il giorno che lei e Francesco si sarebbero sposati.



fine capitolo 20.....continuaaaaaaa